Bonus sicurezza 2024: cosa prevede e come si richiede

Bonus sicurezza 2024: cosa prevede e come si richiede

1 Marzo 2024

Il bonus sicurezza 2024 è l’agevolazione dedicata a coloro che intendono rendere più sicura la propria abitazione installando diversi tipi di dispositivi in grado di tenere lontano ladri e malfattori.

Più nello specifico, il bonus sicurezza 2024 è una detrazione del 50% (su una spesa massima di 96.000 euro) sostenuta per installare o rifare in casa:

  • Impianti di allarme;
  • Citofoni;
  • Saracinesche;
  • Porte blindate;
  • Inferriate di sicurezza o altri sistemi antintrusione.

È quindi il momento di approfittare di questa agevolazione per dotare casa tua di tutti i sistemi in grado di far sentire te e la tua famiglia al sicuro.

Cos’è il bonus sicurezza 2024

Il Bonus sicurezza 2024 è una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF per le spese in merito a lavori finalizzati a mettere in sicurezza la propria casa con il fine di evitare l’intrusione da parte di ladri o altre effrazioni per un massimo pari a 96 mila euro.

Tali spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2024 e la detrazione viene diluita in 10 quote annuali di pari importo. Come per gli altri bonus edilizi 2024, non è possibile fruire del bonus sicurezza con lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Il bonus sicurezza nasce per proteggere i cittadini da episodi di furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti.

Interventi previsti dal bonus

Nello specifico, fra le spese in cui rientrano quelle che possono usufruire della detrazione del 50% prevista dal bonus sicurezza 2024 ci sono:

  • Installazione di cancellate o recinzioni;
  • Installazione di grate di sicurezza sulle finestre o loro sostituzione;
  • Installazione di allarmi o antifurti;
  • Installazione o sostituzione di porte blindate, serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • Installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • Apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con sistemi di bloccaggio;
  • Vetri antisfondamento;
  • Casseforti a muro;
  • Videocitofoni, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati.

Riguardo quest’ultimo punto, non rientra nell’agevolazione, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.

La lista completa degli interventi e delle modalità di attivazione del bonus sicurezza 2024 puoi trovarle all’interno dell’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986 all’interno del pacchetto bonus ristrutturazione 2024.

Un’informazione molto utile al fine dell’utilizzo del bonus sicurezza 2024 è il fatto che questa misura non è connessa alla riqualificazione edilizia e non è necessario aver sostenuto altre spese di ristrutturazione per averne accesso come accade nel caso del bonus ristrutturazione 2024 o di altri bonus casa.

Per ottenere la detrazione prevista dal bonus sicurezza 2024 è necessario conservare tutta la documentazione utile (spese sostenute, fatture e bonifici) e presentarla in sede di dichiarazione dei redditi. Per questo motivo è necessario effettuare i pagamenti degli interventi di messa in sicurezza con metodi tracciabili che permettano di risalire al soggetto che sostiene la spesa che al codice fiscale e/o numero partita IVA del beneficiario del pagamento, data, numero di fattura e importo totale.

Chi può accedere al bonus sicurezza 2024

Tutti i contribuenti che sono soggetti al pagamento dell’IRPEF possono accedere al bonus sicurezza 2024 senza limiti di reddito e lo stesso vale per le aziende. Inoltre, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili (usufrutto, uso, abitazione o superficie) per i quali si effettuano i lavori per rendere la casa più sicura, ma anche:

  • L’inquilino o il comodatario di un appartamento/edificio;
  • Nudo proprietario;
  • Soci di cooperative divise e indivise;
  • Soci delle società semplici;
  • Gli imprenditori

Infine, se sostengono le spese (e quindi sono intestatari di fatture e bonifici), hanno diritto alla detrazione, anche:

  • Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Come si richiede il bonus sicurezza 2024

In realtà non c’è alcuna richiesta o domanda da fare per avere accesso al bonus sicurezza 2024: è sufficiente consegnare al proprio commercialista o CAF di competenza tutti i documenti relativi a installazioni o migliorie previste dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986 in fase di dichiarazione dei redditi. La detrazione verrà applicata in automatico sul pagamento della quota IRPEF dei successivi 10 anni.

L’unica accortezza è quella di riportare i giusti dati nel modello di dichiarazione dei redditi, ossia:

  • Il codice fiscale del beneficiario degli interventi di messa in sicurezza;
  • La partita IVA o il codice fiscale della ditta che esegue l’intervento;
  • La causale del versamento;
  • Gli estremi delle fatture (numero e la data);
  • L’importo totale.

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